in sintesi

Cosa fai nella vita? Casini…io faccio solo casini…..

“forse domani mi fidanzo”

“forse domani mi fidanzo… beh si, lei mi ha detto che mi vede come un amico, però si è presa un giorno per pensarci, e io ci spero tanto”. Queste sono le parole di uno dei miei studenti, 9 anni. La tenerezza infinita, l’amore pulito, quello dove basta un si sul foglio di carta per scambiarsi la promessa eterna. Perché gli amori sui banchi di scuola sono quelli che dureranno per sempre. E in effetti è un po’ così, perché è difficile dimenticarsi della prima cotta. La mia me la ricordo ancora, 6 anni…era un bimbo biondo con gli occhi azzurri, un figo, e sapeva anche disegnare meglio degli altri. Ogni tanto gli chiedevo in prestito dei pennarelli nonostante la mia famiglia li vendesse e ne avessi milioni nello zaino. I suoi ovviamente erano speciali. E io per sdebitarmi, un giorno gli ho insegnato qualche passo di danza classica. Non mi sembrava molto contento a dire il vero, infatti non l’ho mai conquistato. Già da piccola, con gli uomini non ci sapevo fare….pensare che avevo perfino cambiato la mia fede calcistica pur di piacergli, chissà che fine ha fatto…ah si, il mio primo amore, quello dei banchi di scuola, si chiamava Ugo 🙂
E’ curioso, da piccoli l’amore è semplice, dovremmo imparare dai bambini…Beh, di certo oggi non potrei andare dal tipo che mi piace e chiedere in prestito il suo pennarello, credo che ci troverebbe qualche allusione nascosta….O forse, questa proposta, per la sua mente di uomo “erectus”, lo porterebbe a flirtare. Bah.
Invece no, è tutto complicato…tutto contorto, ci facciamo un sacco di pippe mentali e passiamo la maggior parte del tempo a chiederci se potremmo mai piacere alla nostra amata/o, piuttosto che andare li e dirglielo. Ci manca il coraggio.
Da bambino non rischi niente….basta poco, vai dal bimbo che ti piace, quello che magari ti tira la coda, (perché già da piccole, noi donne siamo masochiste) e pronunci la formula magica ” ti vuoi mettere con me?”.

Ad ogni modo che fossi sfigata in amore, l’ho capito fin da subito. Alle medie il mio compagno di banco, super fashion col ciuffo alla dylan di Beverly hills, dopo avermi illuso, s’è messo con la tipa della terza b.  Ho rosicato, ed è stato il primo episodio di tanti. Sono stata spesso la seconda scelta, ma adesso ho imparato il rispetto per me stessa. Non verrò mai più rimpiazzata da una di terza b!!!

Poco prima di andare via, il mio studente mi ha guardato e ha detto: “ah, complimenti per il look…hai un appuntamento?”
Avevo optato per un make up diverso, un po’ rockabilly, una linea di eye liner e un rossetto rubino.
“si…ho un appuntamento galante…”
“allora in bocca al lupo anche a te…”

🙂 

L’appuntamento l’avevo con me stessa. Ho scoperto che una parte di me è amabile, ed è fedele….e in fondo, pensandoci bene, possiede anche tantissimi pennarelli!

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Ricominciamo! ( ovvero storie di arance, pistacchi e principi latitanti)

Isola [ì-so-la] s.f. “Porzione di terraferma circondata completamente dalle acque”.E baciata dal sole aggiungerei. La mia terra oggi era rischiarata da uno splendido immenso sole giallo. Che mi mette di buonumore anche quando dentro piove. Il cielo azzurro è una tavolozza di timidi accenni di nuvole. Allargo le braccia e respiro a fondo. Il profumo delle arance, tonde, mature al punto giusto, le bucce che sembrano quasi dorate sotto ai raggi del sole. Mi sento privilegiata. M’immergo nel sole d’inverno e penso che il mondo non deve essere poi così male. In fondo basta premere il tasto stop, e fermare il mondo attorno a me. Ricominciare da me, è il proposito numero uno del nuovo anno. E lo sto facendo. La doccia è il luogo ideale per meditare, ieri sono rimasta un’ora sotto al gettito dell’acqua bollente, e ho realizzato molte cose. Ho capito che ho sprecato del tempo con gente che non lo meritava il mio tempo. Ho capito che se ci credi, in fondo le forze per lottare le trovi sempre e ho capito che se mi guardo allo specchio mi trovo perfino bella senza trucco. Così, al naturale, mi vedo una donna e sto imparando a piacermi. Non so  se è merito dei lunghi capelli ricci che non taglio da un po’ o se l’olio di argan usato sul corpo abbia qualche effetto stupefacente e narcotizzante. O forse è merito della nuova crema per il corpo. Che io nemmeno volevo comprarla. Ha un vago aroma di pistacchio, e temevo di risultare una cassata errante. Invece, sulla pelle risulta quasi intrigante. Ho premuto il tasto stop. Ho lasciato il mondo fuori per qualche ora.
Purtroppo ho dovuto scontrarmi con la realtà poco dopo, dopo aver ricevuto la chiamata di papà gambalunga. L’ennesima. Provava a chiamarmi da diversi giorni ma non volevo parlargli. Ho risposto. Non so perché. Mi sono subito accorta che fosse febbricitante, ma lo conosco troppo bene, stasera sarà già in giro per locali a fare il figo. Ad ogni modo mi ha fatto piacere parlargli. Solo che qualcosa è cambiato e lui lo sa.
Quest’anno non ci sarà spazio per le storie che parlano di lui e della piattola con cui stava/sta/boh; e non ci sarà spazio per Fritz, che saprà pur baciare ma non sa trattare una donna. No, è il momento di qualcun altro. Che non so chi sia, non so che faccia abbia, so solo che quest’anno l’amore vado a prendermelo, non lo aspetto. E’ li fuori da qualche parte. Mi chiama già.
dunque, buonanotte amore mio…ti troverò!

 

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piccoli frammenti del panorama di oggi!

🙂