Non è mai facile rialzarsi dopo la fine di una storia. Non si chiude solo una relazione, credo che si perda anche una parte di noi. Una parte profonda e nascosta. Un po’ perché lasciamo qualcosa di noi in chi ha attraversato la nostra strada e un po’ perché le ferite una volta rimarginate lasceranno cicatrici indelebili. Ti schianti a velocità folle, ti spargi in milioni di piccoli pezzi. E occorre tempo, occorre volontà, pazienza e tanto tanto amore per se stessi. Io sono arrivata a odiarmi in questi giorni. Ho pensato che ci fosse qualcosa che non andasse in me. Che avevo sbagliato io, e su questo ci sto ancora lavorando. C’è un momento preciso, un momento netto in cui il proiettile che sta per conficcarsi dritto nella tue tempie te lo ritrovi davanti e lì cristallizzi tutto. La realtà è davanti ai tuoi occhi. E il proiettile si avvicina. In quel momento realizzi che o muori, o ti scansi e ti rialzi più forte di prima. Ecco io lo sto realizzando ora. Fa ancora male, graffi sul cuore ne avrò ancora per un po’. Ogni volta che penso al fatto che sia andato a letto con un’altra, che è stato toccato da un’altra, che ha desiderato un’altra, che ha guardato un’altra negli occhi come faceva con me mi si chiude lo stomaco. Non so digerirlo. Lo ammazzerei di botte. E Dio solo sa quanto l’ho amato e tutte le follie che avrei fatto per lui. Per quegli occhi che ancora oggi saprebbero fregarmi. Perché il cuore è scemo, ci arriva sempre dopo. Ecco, io piuttosto che sporcarmi le mani a picchiarlo, che lui è pure grande e grosso.. Dio quelle spalle enormi quanto le amavo… ecco piuttosto che picchiarlo ho deciso di metterlo k.o. di prendermi una mega rivincita. Diventerò la gnocca più gnocca delle gnocche e voglio vederlo sbavare e disperarsi per avermi perso. Lo giuro. Da oggi comincia la mia missione. Missione: schiatta.