Che pasticcio Miss Jones!

Io sono un pasticcio. Lo sono sempre stato, fin da quando sono nata, dal momento in cui l’ostetrica presentandomi a mio padre per la prima volta gli disse: ” è del segno del cancro, le farà vedere i sorci verdi…” e lasciandolo senza parole, aggiunse: ” beh, le piace o non le piace, questa è sua figlia, ormai se la deve tenere…”.
Difetti ne ho mille, ma la testardaggine è quello peggiore. La mia determinazione è quella che mi ha portato lontano e mi ha insegnato a non mollare mai. Non ho mollato nemmeno in questi mesi di silenzio in cui non ho scritto, non per mancanza di argomenti, direi più per protezione e riflessione.
Ci sono fasi della vita in cui è il momento di pensare e non di agire.
Ecco io ho pensato. E ho anche agito. Intanto ho pensato che tutto sommato se ho superato queste tempeste, forte lo sono davvero. Se ho chiuso capitoli di libri, guerriera lo sono per forza. Se ho accantonato gente in angoli di cuori, è solo per la voglia di continuare a sorridere. Se sono ancora qui è perché io la vita, la amo del tutto.
La sensazione predominante in questo periodo è l’avvicinarsi della catastrofe. Non so ancora quale sia questa catastrofe ma sta per arrivare. E io aspetto il momento con tanto di pop corn in mano. Who cares…
Intanto arriva la primavera, porta il sole, porta via il pallore invernale, e io tiro fuori il guscio collezione spring-summer 2017 pret è a porter. Perché si, io il guscio l’indosso, ma che sia alla moda almeno.
Dunque, la signorina pasticcio si è invischiata con un’incoscienza tale da far accapponare la pelle.  La signorina Pasticcio ha le farfalle nello stomaco. La signorina pasticcio sta zitta perché è bello sussurrare in questo momento. La signorina pasticcio è comunque sempre single ( a scanso di equivoci).

Indizi: no, non si tratta di Mr Fascino (ovvero l’uomo con lo zaino) il quale nonostante continui a fare apprezzamenti del cavolo, si è rivelato essere interessante come un vaso cinese ai fatti vostri.   Si tratta di un imperfetto, sognatore e coraggioso tanto quanto me.  E io lo adoro. Ma non l’ho mai detto, o scritto. Shhh!

 

che pasticcio!